SUB PLOT (E CONTROLLING IDEA)

giovedì 10 settembre 2015

All’interno di un film possono comparire una o più sottotrame (Subplot). Cioè storie “minori” indipendenti dalla storia principale.
Possono avere come protagonista lo stesso protagonista della storia principale o più spesso altri personaggi.
Queste mini storie vengono considerate minori in quanto hanno pochissime scene, ma sono comunque delle storie complete con un set up, una confrontation, un climax e una risoluzione (gli stage dello schema base). 



MA A COSA SERVE UNA SOTTOTRAMA?

La funzione delle sottotrame è quella di sviluppare il tema della storia principale in modo differente.

CONTROLLING IDEA
Occorre adesso fare una piccola digressione.
Per quanto non si badi al tema della storia che stiamo raccontando, un tema c’è, o meglio, emergerà comunque.
Anziché definirlo tema sarebbe più corretto chiamarlo idea conducente o motore fisico della storia, è infatti il principio sotteso agli aventi che accadono, è la cosiddetta CONTROLLING IDEA (CI).
La CI potrebbe essere: “nessuno è padrone della propria vita” e quindi il film mostrerebbe il protagonista che è impotente di fronte al fato; o potrebbe essere: “L’amore trionfa su tutto” che è la CI di moltissime storie romantiche e commedie per ragazzi; o ancora potrebbe essere: “il più fico e tosto avrà sempre la meglio” che è la CI di molti film action degli anni passati.
La CI non è quindi da confondersi con la morale, (sebbene in definitiva non siano affatto diverse) e come si nota non deve necessariamente essere qualcosa di particolarmente profondo o importante (nel senso comune del termine) come si potrebbe pensare, ed inoltre è spesso non evidente allo spettatore.


Ritornando alle sottotrame, la loro funzione è quella di presentare situazioni diverse in cui la CI è confermata o anche confutata.
 

DISPOSIZIONE

Le sottotrame vengono spesso posizionate in modo strategico così che i loro colpi di scena non si accavallino a quelli della storia principale, ma venendo disposti tra questi, fanno sì che succeda qualcosa che colpisca lo spettatore, in media ogni 5 minuti. 
(La serie di Pirati dei Caraibi, di Terry Rossio,  fa un ottimo utilizzo di questa tecnica.)

NOTA: Negli anni passati si tendeva a far succedere qualcosa che colpisse lo spettatore ogni 30 minuti circa, poi il tempo si è abbassato a 20 e poi a 15 minuti. Oggi nei film hollywoodiani si tende a far succedere qualcosa ogni 5 minuti, ma a questo tempo già ridotto si aggiungono inoltre degli elementi volti a mantenere viva l’attenzione dello spettatore ogni minuto o anche meno.
In poche parole nelle sceneggiature moderne, soprattutto in quelle rivolte al grande pubblico, non c’è nessuno spazio per la noia o le lungaggini inutili (a meno che non sia una scelta consapevole dello scrittore con un fine preciso).


Abbiamo detto che le sottotrame sono indipendenti e vengono disposte in modo strategico, ma facciamo alcune precisazioni.
La sottotrama può, anzi è preferibile che comporti delle conseguenze sulla storia principale. Inoltre il suo climax e il finale sono quasi sempre simultanei a quelli della storia principale. Infatti in questo modo l’impatto emozionale risulta spesso più potente.


 

E questo era il minimo da sapere sulle sottotrame.
Andremo adesso a trattare un argomento affine a questo: Il MultiPlot



 RIT BASI
BASI

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