Gli schemi
fanno storcere il naso a molti che vorrebbero essere lasciati liberi di
scrivere come più gli pare. In effetti si deve essere liberi di scrivere come
meglio si crede, ma farlo dopo aver appreso quella che è la regola, renderà la
scrittura più consapevole.
Come schema
userò lo schema base di Michael Hauge sporcandolo delle influenze di altri
maestri.
La storia si sviluppa lungo una linea e presenta alcuni punti focali in momenti precisi chiamati “Plot Point” (punti trama) o anche “Turning Point” (punti di svolta).
La linea rappresenta
il corso della storia.
I nomi in
nero rappresentano il contenuto del segmento narrativo, mentre i nomi in rosso
sono i “Plot Point” cioè momenti (scene) precisi in cui succede qualcosa di
particolarmente importante.
SET UP
Il set up è
la situazione iniziale in cui viene descritto il mondo dove vive il
protagonista e il suo bisogno (che sottintende una debolezza).
INICIATING INCIDENT
(ii)
Si
trova nel primo 10% della storia. Quindi nelle prime dieci pagine di uno script
di 100 pagine.
Questo
è l’evento che catapulta il protagonista in una situazione che lo obbligherà a
prendere una decisione importante.
NEW SITUATION
La nuova
situazione è quella in cui è stato catapultato il protagonista dall’ii.
Questa
situazione coglie il protagonista impreparato.
E’ adesso che sente la spinta
della chiamata all'avventura e spesso non è propenso ad intraprenderla.
PLOT POINT I (PPI)
Si
trova al 25° percentile circa della storia. (Quindi circa a pagina 25 di uno
script di 100 pagine)
E’
l’evento che caratterizza l’inizio della vera storia, dell’avventura.
Questo
evento è spesso opera del protagonista che si comporta in modo attivo, ma potrebbe
anche essere un evento che, contro il volere del protagonista, lo costringe
all’avventura.
A
questo punto diventa chiaro lo scopo che il protagonista dovrà perseguire.
PROGRESS
Adesso che
lo scopo da raggiungere è chiaro bisogna pianificare e cominciare a muovere i
primi passi verso il suo raggiungimento.
Lungo questo
segmento, il protagonista incontra ostacoli minori, alleati e nemici.
MIDDLE ACT POINT (MAP)
Si
trova a metà della storia.
A
questo punto accade un evento talmente traumatico da coinvolgere completamente
il protagonista nella storia.
Adesso il protagonista è deciso più che mai a raggiungere il suo
obiettivo. Da qui in poi non si torna più indietro.
HIGER STAKES (RISCHIO MAGGIORE)
I progressi e le difficoltà verso il raggiungimento dell’obiettivo diventano sempre più difficili e pericolosi mettendo a repentaglio la vita del protagonista o ciò che gli è più caro.
HIGER STAKES (RISCHIO MAGGIORE)
I progressi e le difficoltà verso il raggiungimento dell’obiettivo diventano sempre più difficili e pericolosi mettendo a repentaglio la vita del protagonista o ciò che gli è più caro.
PLOT POINT II (PPII)
Si
trova circa al 75° percentile della storia.
E’
l’evento peggiore che potesse accadere.
Un
colpo talmente forte da mettere il protagonista in ginocchio.
A
questo punto il raggiungimento dell’obiettivo non sembra più possibile.
FINAL PUSH
Qui il protagonista trova la forza (spesso aiutato dalle persone o le esperienze incontrate durante la storia) per reagire e combattere ancora a qualsiasi costo.
CLIMAX
Il
protagonista deciso ormai al tutto per tutto si trova di fronte a un dilemma,
cioè a una scelta che comporterà comunque dei danni e spesso anche il sacrificio della propria vita.
RESOLUTION
Il risultato
della storia.
Qui il
protagonista vince o perde ciò per cui ha lottato durante la storia. Inoltre la sua debolezza iniziale e il suo bisogno possono essersi risolti e
appagati o meno, determinando così "l’evoluzione del protagonista" lungo la
storia (definita “Character Arc”, arco del personaggio).
A questo
punto tutte le domande sorte e gli aspetti poco chiari emersi durante la storia
vengono svelati e chiariti.
(DOPO)
E’ spesso
opportuno mostrare cosa succede dopo la risoluzione dell’avventura, quindi come
è cambiato il mondo del protagonista.
In questo
modo lo spettatore ha il tempo di riprender fiato e far sedimentare la storia
nella propria mente. Inoltre lo aiuta nella transizione tra il mondo della
storia e il mondo reale nel quale tornerà finito il film.
Questo era
lo schema standard per una storia filmica ordinaria.
Esistono
anche strutture più sregolate e molto più ostiche da interpretare per lo
spettatore. E’ il caso dei film connotati con l’aggettivo di “europei”, spesso
simbolici, che non seguono un ordine temporale preciso e dove lo scopo del
protagonista non è chiaro e il finale è aperto e lasciato all'interpretazione personale.
NOTA:
Lo script
standard americano negli ultimi anni (fatta eccezione per gli epic/comic movie
che durano ancora 120 minuti o più) è di 100 pagine che risulteranno 100 minuti
di film.
Ci sono
ancora un’infinità di schemi e così è probabile che alla fine elaboriate anche
voi il vostro.
Di seguito descriverò un mio personale schema che rintraccio nei film che ritengo più
soddisfacenti.
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